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Alexandre Dumas e la pizza (1843)

La leggenda vuole che la pizza margherita sia stata realizzata in onore della Regina d'Italia Margherita di Savoia nel 1889, di questo fatto sicuramente potremmo dire che a fine 800, la pizza diviene un piatto anche borghese e quindi non più relegato al popolo.

Infatti l'idea e la parola pizza erano qualcosa che a Napoli si conosceva da molto prima, abbiamo già parlato di come la pizza fosse un piatto molto più antico e già gli Egiziani realizzavano focaccia tonde di pane dal nome "pita". Ma se restiamo alla tradizione popolare napoletana possiamo trovare una interessante citazione di Alexandre Dumas, scrisse tra l'altro i Tre Moschettieri, che nelle "Le Corricolo" (1843) descrisse il suo soggiorno a Napoli nel 1835 e qui parlò proprio della pizza.

La pizza è una specie di schiacciata come se ne fanno a Saint Denis: è di forma rotonda e si lavora come la pasta del pane. Varia nel diametro secondo il prezzo. Una pizza da due centesimi basta a un uomo, una pizza da due soldi deve satollare un’intera famiglia. A prima vista la pizza sembra un cibo semplice: sottoposta ad esame, apparirà un cibo complicato. La pizza è: All’olio; Al lardo; Alla sugna; Al formaggio; Al pomodoro; Ai pesciolini. È il termometro gastronomico del mercato: aumenta o diminuisce il prezzo secondo il corso degli ingredienti suddetti, secondo l’abbondanza o la carestia dell’annata. Quando la pizza ai pesciolini costa mezzo grano, vuol dire che la pesca è stata buona; quando la pizza all’olio costa un grano significa che il raccolto è stato cattivo (…) Altra cosa influisce sul costo della pizza: la sua maggiore o minore freschezza. Si capisce che non si può vendere la pizza del giorno prima allo stesso prezzo di quella della giornata, vi sono per le piccole borse pizze di una settimana, le quali possono sostituire, vantaggiosamente se non gradevolmente, la galletta di bordo”.